In attesa di ulteriori dati per l’autorizzazione l’EMA fornisce alcune indicazioni d’uso agli Stati (anche l’Italia) che hanno deciso di utilizzare il nuovo farmaco antivirale di Pfizer, il Paxlovid.
Ne parla il sito quotidianosanita.it in un articolo (che puoi leggere integralmente QUI).
Il Paxlovid deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi di COVID-19 ed entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme due volte al giorno per 5 giorni.
Il consiglio si basa sui risultati intermedi dello studio principale su pazienti non ospedalizzati e non vaccinati che presentavano una malattia sintomatica e almeno una condizione sottostante che li esponeva al rischio di un grave COVID-19.
Questi dati hanno mostrato che Paxlovid ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Circa l’1% dei pazienti (6 su 607) che hanno assunto Paxlovid entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi è stato ricoverato in ospedale entro 28 giorni dall’inizio del trattamento rispetto al 6,7% dei pazienti (41 su 612) a cui è stato somministrato placebo (trattamento fittizio); nessuno dei pazienti del gruppo Paxlovid è morto rispetto ai 10 pazienti del gruppo placebo.
In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e fino a 34 giorni dopo l’ultima dose di Paxlovid sono stati disgeusia (disturbi del gusto), diarrea e vomito.
L’EMA valuterà dati più completi sulla qualità, sicurezza ed efficacia del medicinale non appena saranno disponibili.