Case di Comunità. In Liguria ne sono previste 33.Brasesco: pronti a partecipare alla gestione, ma senza rinunciare al rapporto di fiducia con i nostri pazienti. Avanza il progetto delle Case di Comunità favorite dagli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In queste strutture, al fine di poter fornire tutti i servizi sanitari di base, il Medico di Medicina Generale e i Pediatri lavorano in équipe, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari quali logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e altri. “I medici di famiglia sono pronti a partecipare alla gestione delle case della comunità, degli ospedali di comunità e della domiciliarità – sottolinea Pier Claudio Brasesco, presidente di Medicoop Liguria -. A condizione di non rinunciare al rapporto di fiducia con i propri pazienti/assistiti e alla capillarità della diffusione degli studi medici. Nelle Case di Comunità i Medici di di Famiglia devono poter gestire i Codici Bianchi e i pazienti cronici con il supporto di personale infermieristico e amministrativo. In collaborazione con gli specialisti delle branche più rilevanti e con il supporto della diagnostica di laboratorio e clinica di base. Organizzati nelle nuove AFT ( aggregazioni funzionali territoriali) noi medici di famiglia frequenteremo le Case di Comunità in turni settimanali mantenendo la reperibilità nei nostri studi”.