Medicoop Liguria

Medicina generale in piazza. Medicoop Liguria: “Servono soluzioni rapide e concrete”

Questa settimana la medicina generale è scesa in piazza rappresentata dai medici e dai loro pazienti, per lanciare un grido di allarme e per manifestare profonda preoccupazione nei confronti di una situazione che sembra oramai stagnante, per denunciare una burocrazia sempre più ingombrante nella vita quotidiana del medico, dipendente o convenzionato, che ruba spazio all’attività clinica e alla cura della persona.


“È oramai sempre più evidente come il Sistema Sanitario Nazionale e regionale ligure sia in profonda sofferenza, ne sono un esempio le lunghe liste di attesa per aver accesso ad alcuni esami diagnostici, bloccando così i processi di cura della popolazione- sottolinea il Dott. Simone Valbonesi, componente del CdA di Medicoop Liguria -. Il mancato interesse da parte dei giovani medici verso la professione del Medico di famiglia è un fatto assodato oramai da alcuni anni: nell’ultimo biennio circa la metà dei posti banditi dalla Regione Liguria per formare i nuovi Medici di Medicina Generale non sono stati assegnati, parallelamente crescono i pensionamenti o fatto ancor più grave si assiste all’abbandono della convenzione dopo pochi mesi. Questo perché il carico da gestire è “troppo” per poter lavorare in modo efficace e con rispetto della salute del paziente.

I risultati sono evidenti.
“Sempre meno medici per sempre più pazienti con necessità assistenziali in crescita, e la nostra Liguria si sa, è la regione più anziana d’Europa- prosegue Simone Valbonesi -. Cosa fare? Investire e credere nel territorio, potenziare la medicina di prossimità garantendo capillarità di cura, riaccendere l’interesse dei giovani medici verso il ruolo che riveste il medico di medicina generale fornendo supporto organizzativo, insomma dimostrare interesse nel consolidare le fondamenta di un sistema che vacilla, perché senza le fondamenta, senza la medicina generale, anche la struttura più solida é destinata a crollare. Il tempo é scaduto, servono soluzioni rapide e concrete”.