Parte venerdì 29 settembre la campagna di vaccinazione anti COVID-19, che sarà organizzata per step, partendo dalle categorie prioritarie indicate dal Ministero della Salute: ospiti e operatori sanitari delle strutture per lungodegenti (RSA e residenze protette), e gli operatori ospedalieri dei setting ad alto rischio (es. quelli che ospitano pazienti emato-oncologici, soggetti ricoverati terapia intensiva, oltre a quelli individuati dalle Direzioni sanitarie di aziende e ospedali). Per questi soggetti la vaccinazione sarà somministrata e offerta attivamente senza prenotazione.
Successivamente (indicativamente nella metà di ottobre) la vaccinazione sarà offerta anche ai soggetti ‘immunocompromessi’ ovvero persone con marcata compromissione del sistema immunitario (es. pazienti in terapia immunosoppressiva, pazienti affetti da immunodeficienza congenite e acquisite, altri pazienti identificati dai medici curanti o medici specialisti). Le altre categorie per cui la vaccinazione è raccomandata e che sarà coinvolta negli step successivi sono: popolazione over 80, tutti gli altri operatori sanitari, fragili, over 60, donne in gravidanza e allattamento.
“La Liguria – afferma il presidente di Regione Giovanni Toti – è pronta a partire con la campagna vaccinale che parte delle categorie a rischio, quella che è più importante mettere in sicurezza dalle forme più gravi del Covid. Dobbiamo anche prendere atto che siamo di fronte a un virus che non è più quello dei primi due anni. E questo è proprio grazie ai vaccini che hanno messo in sicurezza gran parte della popolazione. Il nostro appello è quello di vaccinarsi e lo rivolgiamo soprattutto ad anziani e fragili che sono le persone più a rischio e dobbiamo proteggere dalle forme più gravi legate alla trasmissione del Covid”.
“Con i vaccini agli ospiti e gli operatori delle RSA – aggiunge Angelo Gratarola – cominciamo a mettere in sicurezza gli ambienti e le persone più vulnerabili. In questa prima fase non è necessario prenotarsi perché saranno direttamente gli operatori sanitari a proporre attivamente la somministrazione del vaccino all’interno delle strutture interessate. Negli step successivi entreranno in campo il portale ‘Prenoto Vaccino’ di Liguria Digitale, il numero verde e gli altri strumenti che abbiamo conosciuto nelle precedenti campagne.
“L’obiettivo della campagna – spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa – è quello di prevenire le forme gravi di COVID-19 in anziani e soggetti con elevata fragilità. Le prime dosi di vaccino sono arrivate in Liguria e ci consentiranno di mettere in sicurezza ospiti della RSA e gli operatori delle strutture per lungodegenti e di quelle che ospitano soggetti a rischio. In base all’adesione alla campagna e alle forniture che arriveranno programmeremo in tempo reale gli step successivi. Sappiamo che arriveranno almeno 200.000 dosi nella nostra regione, anche grazie alle pressioni che abbiamo fatto al Ministero, affinché la nostra regione, che notoriamente è la più anziana d’Italia, avesse le dosi sufficienti per poter mettere in sicurezza la popolazione più fragile”
“Oggi possiamo dire che il Covid-19 è poco meno di un’influenza – sottolinea il responsabile del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino Matteo Bassetti – Abbiamo gli strumenti per poter dire, grazie ai vaccini, agli anti virali e ai farmaci altamente attivi è un’infezione trattabile e come tale può essere accomunata all’influenza con l’unica differenza è che il Covid ha una stagionalità su tutto l’anno. Per quanto riguarda la vaccinazione da oggi in poi azzeriamo il numero delle dosi, da oggi parliamo semplicemente di richiamo e chi rientra nelle categorie più a rischio deve vaccinarsi a prescindere dal fatto che abbia contratto o meno il virus nel passato”.
“Questa campagna che sta per iniziare si inserisce nell’ambito della prevenzione primaria: intervenire prima che l’evento si verifichi – conclude il Direttore unità operativa Igiene Policlinico San Martino Giancarlo Icardi – Per l’adulto a rischio e l’anziano prima del Covid-19 c’erano quattro vaccini fondamentali: l’antinfluenzale, l’antipneumococcica, l’anti herpes zoster, l’antitetanica. A queste si aggiunge ora un quinto elemento: il vaccino anti Sars-Cov-2”.